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martedì 26 febbraio 2013

Stanno arrivando!!!

C'è un momento, nello sviluppo di questi  gattini, che fa un po' da spartiacque. Diciamo intorno ai quindici - sedici giorni di vita, gattino più, gattino meno. Prima di quel momento si tratta di dolcissimi batuffoli che - l'ho già detto - non fanno altro che dormire e mangiare, dormire e mangiare. Adorabili tubi digerenti.



Ma poi aprono gli occhietti. Partono con due fessure, si capisce che non vedono ancora un tubazzo. E pian piano li aprono: guardano. E poi vedono.  Seguono i corpi che si muovono, ammiccano quando la luce diventa forte. 
Nel loro mondo di odori e di suoni entra la luce, il buio, il movimento; in altre parole, si aprono al mondo. Certo, per ora sono ancora ombre, ma stanno imparando ad essere gatti: stanno arrivando.



La prossima volta parleremo di queste piccole pesti... adesso - sebbene lo spirito cominci a diventare forte - la carne continua a essere ancora debole... e quindi, dobbiamo fare ancora tanta nanna.


lunedì 18 febbraio 2013

SetteGiorni

Settimana tranquilla per i micetti: continuano a mangiare e a dormire, come è giusto che sia. Crescono, chi di più e chi di meno - si notano già differenze nelle dimensioni tra di loro.
Sono due femmine (tricolori) e due maschi (arancio/bianco).
Soprattutto ammirevole la pazienza di mamma gatta. Sarà anche istinto, ma è veramente notevole la dedizione che mostra.


Credo che queste immagini rendano bene l'idea...

domenica 10 febbraio 2013

Ta-dah! I micetti sono qua!

Ta-dah!

I micetti sono qua!

Questa notte la gatta Mimì mi è venuta a svegliare: molto inquieta, chiedeva di starle vicino: era giunto il momento di mettere al mondo i suoi piccoli. Un po' di agitazione durante il travaglio, poi, appena uscito il primo, non ha avuto più esitazioni. Guidata da un sano istinto sapeva benissimo che doveva massaggiare i neonati con la lingua per farli respirare, eliminare il cordone ombelicale, accudirli. Tutto perfetto, anche in mezzo all'inevitabile trambusto del parto. Roba da manuale di ostetricia felina. Ripulita la cuccia, messa della biancheria pulita, li abbiamo lasciati tranquilli. E questa mattina, asciutti e puliti, mentre tettano senza sosta, sembrano la reclàme della colazione della famiglia felice del... "MICINO BIANCO"!
MIMI' ALLATTA
UNS

DUAS
TRES
QUATE
Di bianchi bianchi non ce n'è, pero! Tutti colorati, e piccoli...fanno quasi impressione da tanto son minuscoli, specie quando l'altro gatto di casa - quello da cinque chili e passa - si avvicina, curioso com'è, e balza subito all'occhio l'enorme differenza di dimensioni. Pesano pochi grammi, sono al mondo da dodici ore. Tettano, dormono, tettano, dormono con gli occhietti ben chiusi (cosa che gli evita il rischio di infezioni), si orientano perfettamente con gli altri sensi. Tutti insieme, vicini a mamma gatta, una presenza umana discreta, al riparo da predatori e altri pericoli, in un ambiente tranquillo e confortevole. Più avanti, in campagna, se ne andranno a giocare nei prati sotto lo sguardo vigile di mamma gatta. Una volta cresciuti, potremo rivivere l'incantesimo che ha ispirato un grande poeta:

Quando i miei occhi, attratti
Come da calamita, dolci si volgono
A quel gatto che amo
E guardo poi in me stesso,
Che meraviglia il fuoco
Di quelle pallide pupille,
Di quei chiari fanali,
Di quei viventi opali
Che fissi mi contemplano!